Come sta il settore culturale e creativo emiliano-romagnolo?

Pubblicato il rapporto dell'Osservatorio Cultura e Creatività

13 Giugno 2024

Il rapporto dell’Osservatorio Cultura e Creatività fornisce una panoramica sullo stato di salute di questo comparto, analizza alcuni degli ambiti che compongono questa filiera multiforme e ne racconta il futuro prossimo attraverso dati di scenario. Il settore culturale e creativo regionale, nel 2022, conta su circa 99 mila addetti: il 6% della forza lavoro del territorio, con un incremento del 8,7% rispetto al 2019. Ad influenzarne l’andamento positivo è senz’altro il comparto dei Servizi Creativi che impiega più della metà degli occupati di questo settore. Seguono le Attività culturali, artistiche e di intrattenimento, che includono il patrimonio culturale e lo spettacolo dal vivo. Questo segmento ha risentito molto delle misure innescate dalla crisi pandemica. A causa delle chiusure forzate del 2020 e 2021 si è registrato un grosso calo del personale: il 2022 però segna risultati molto positivi con un +4,6% rispetto al 2019. Il valore aggiunto torna ai livelli pre-pandemici: nel 2022 vale 5.769 milioni di euro, il 4% del totale dell’economia regionale. Anche in questo caso, il contributo più importante lo danno i Servizi creativi (in particolare l’informatica e l’architettura), seguiti da quegli ambiti che trovano nella cultura e nell’arte la propria spinta propulsiva: le arti performative, la fruizione del patrimonio culturale corrispondono all’8,9% del valore aggiunto complessivo di questo settore. Interessante anche notare i consumi delle famiglie in quanto rappresentano la domanda di cultura. In questo caso si osserva un’inversione degli ordini di grandezza: la gran parte della spesa si concentra nei Servizi creativi, artistici e d’intrattenimento e nei servizi di biblioteche, archivi, musei e altri servizi culturali. Si tratta di 2.036 milioni di euro, il 58,8% dei quasi 3,5 miliardi assorbiti dall’intero settore (pari al 3,8% dei consumi complessivi a livello di economia regionale stimati in 90,6 miliardi di euro). Seguono i consumi in Servizi di editoria che assorbono 863 milioni di euro (il 24,9% del totale delle ICC), e Cinema, audiovisivo, tv, radio e musica pari a 376 milioni di euro (il 10,9% del totale). I Servizi in materia di architettura e di ingegneria sono pari a 146 milioni di euro (il 4,2% del totale). Quali futuri prevediamo per il settore? Nel 2024 il valore aggiunto dovrebbe crescere +0,2% (+0,5% l’economia regionale): sebbene a ritmi più lenti, vengono raggiunti, e superati, i livelli pre-crisi. Continuano a crescere anche i consumi di cultura ma solo dello 0,7%, un dato che riflette un’ulteriore criticità emersa; l’inflazione causata dalla energetica ha causato un aumento dei prezzi della maggior parte di beni e servizi. Il report completo è scaricabile QUI. Per maggiori informazioni su dati di settore, è possibile consultare il sito Osservatorio Cultura e Creatività.